Scoprire posti nuovi nella vicina Milano sta diventando quasi un hobby. Per trascorrere un po’ di tempo e coltivare l’amicizia che ormai da 10 anni mi lega alle mie “tate”, 45 minuti di auto sono più che ben spesi, anche dopo una lunga giornata di lavoro.
E meno male che mi affido alle loro sapienti conoscenze, così ogni volta mi ritrovo in un bellissimo angolo milanese (ce ne sono talmente tanti che non riuscirò ovviamente a provarli tutti) tutto da gustare.
Questa è la volta del Mint Garden Café, un posticino in via Felice Casati 12, una parallela di Corso Buenos Aires.
Non so se è perché ci stiamo avvicinando al Natale ma tutte le lucine mi hanno messa di buon umore.
Ormai è una tendenza affermata, quella di abbinare cibo e verde nello stesso ambiente, e anche in questo caso il risultato è quello di un semi negozio di piante e fiori, con libri e vasi tra un tavolino e una sedia.
Trovo sia molto rilassante come ambiente, c’era una musica soffusa e le luci creavano un’atmosfera davvero piacevole.
Siccome le mie amiche si sono perse cercando posteggio ho approfittato del bar per ammazzare il tempo, e il cameriere Ale (che non è quello della foto) mi ha proprio viziata.
Non so se sono solo io, ma una delle prime cose che faccio quando arrivo in un nuovo locale è fare una capatina al bagno, un luogo che mi incuriosisce sempre. Quello del Mint Garden Café era un tripudio di mazzi di rose secche appese a testa in giù e specchi, di qualsiasi forma e dimensione.
Passiamo alla cena, sono rimasta sul leggero e mi sono concessa un’insalata di carciofi e grana padano prima e una parmigiana di melanzane poi, chiudendo con una fettina di torta al cioccolato fondente (sisì proprio leggeraaaaa) e ho gustato tutto fino all’ultima briciola!
Ma il Mint Garden Café non è solo un ristorante, è anche bar, con una corposa lista di cocktails, di spremute, centrifughe, dolci, insalate, panini di ogni genere e piatti freddi. Ci si può fermare per una colazione, un pranzo veloce, per la merenda, l’aperitivo o la cena: ce n’è per tutti i gusti!
Siccome l’ho nominato, eccolo Ale, il cameriere, in compagnia delle mie donzelle.
E il prezzo? Diciamo fascia media, non ho trovato eccessiva la spesa anche perché ho apprezzato tutto, dall’accoglienza, alla presentazione dei piatti e alla loro bontà. Lo consiglio? Direi proprio di sì!